Progetto promosso dalla Regione Lazio, nato da un Protocollo d’Intesa con l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per il Lazio, l’Abruzzo e il Molise. È rivolto alle persone in esecuzione penale esterna, che potranno svolgere tirocini extracurriculari retribuiti e finanziati dalla Regione Lazio, attraverso il Fondo Sociale Europeo, costruendo così un percorso concreto di reinserimento sociale e lavorativo.
Il lavoro, infatti, non è solo un mezzo di sostentamento: è dignità, autonomia, libertà. Con questo progetto non ci limitiamo ad offrire assistenza, ma proponiamo un modello di welfare generativo, capace di produrre valore che si moltiplica. Non solo perché si creano opportunità occupazionali, ma perché le persone coinvolte possono diventare a loro volta testimoni attivi, condividendo la propria esperienza di riscatto con altre persone in difficoltà. In questo modo il cambiamento individuale si trasforma in cambiamento collettivo.
“La libertà di lavorare” è quindi un percorso che mette insieme istituzioni, imprese e società civile, per abbattere barriere, superare il pregiudizio e favorire la piena reintegrazione. È un’occasione per dimostrare che, anche dopo un errore, è possibile ricostruire la propria vita, restituire valore alla comunità e contribuire a un futuro più inclusivo e giusto.
Perché il lavoro è la vera chiave della libertà.